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From Srheuc, 3 Years ago, written in Plain Text.
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  1. Il palazzo di Diocleziano è uno dei monumenti meglio conservati dell'architettura romana. Fu costruito come sintesi di una sfarzosa villa imperiale e di un accampamento militare romano (castrum), diviso in quattro parti da due strade principali. La metà meridionale del palazzo era destinata all'imperatore, al suo appartamento e al corrispettivo cerimoniale ufficiale e religioso, mentre la parte settentrionale era prevista per guardia imperiale, soldati, servitù, magazzini ecc. Il palazzo è una costruzione rettangolare (circa 215m x 180m) con quattro grandi torri angolari e quattro torri più piccole e una porta su ciascun muro. Nella parte inferiore delle mura non ci sono aperture mentre il piano superiore si apre in un portico monumentale sulla facciata meridionale e corridoi con finestre ad arco lungo gli altri tre lati. Nel corso dei secoli gli abitanti del palazzo, e dopo anche i cittadini di Spalato, hanno adattato questi spazi alle loro esigenze, sicché gli edifici all'interno e le mura esterne con le torri hanno cambiato notevolmente il loro aspetto originale, ma i contorni del palazzo sono ancor oggi ben visibili.
  2. Costruite agli inizi del 4° secolo d.C. dall’imperatore Diocleziano, le Terme, con una superficie di 13 ettari, erano il più grande complesso termale dell’Impero e si stima potessero contenere fino a 3.000 persone.
  3. Oltre ai tipici ambienti termali, il frigidarium, il calidarium ed il tepidarium, esse comprendevano un grande teatro semicircolare (che si trovava dove oggi è Piazza della Repubblica, che ne ha conservato la forma), palestre, una biblioteca, giardini, ed una piscina scoperta di 3.500 metri quadrati.
  4. Le Terme erano un imponente insieme di strutture voltate, rivestite in marmi policromi e stucco e decorate con affreschi e mosaici, oggi in gran parte perduti.
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  6. In pianta, le Terme di Diocleziano riprendono la struttura delle Terme di Caracalla, con un blocco centrale collocato in mezzo ad un recinto più grande, di forma quasi quadrata, di 376 x 361 metri.
  7. Come d’uso durante l’Impero, le terme erano più di una struttura per l’igiene personale (la maggior parte delle abitazioni romane non possedevano una sala da bagno), ma anche un luogo assai apprezzato dalla popolazione per incontrarsi, socializzare, fare affari, oziare, rilassarsi e discutere di politica e sport
  8. L’opera è una scultura intitolata “Statua equestre di Marco Aurelio” e il suo autore è tutt’ora ignoto. Datata tra il 161 e il 180 d.C. e alta 5 metri e 35 centimetri, nel XVI secolo era stata spostata in Campidoglio ma ora è stata collocata all’interno dei Musei Capitolini per sottrarla a danni ulteriori e in piazza è stata posta una copia fedele all’originale.
  9. La statua è di bronzo d’orato ed è stata realizzata a tuttotondo. Sembra in uno stato di conservazione abbastanza buono, è un raro esempio delle numerose state equestri che ornavano piazze e archi di trionfo, infatti fu salvata solamente perché al tempo si credeva che vi fosse raffigurato non Marco Aurelio ma Costantino, il primo imperatore cristiano.Il soggetto è di tipo soprattutto simbolico, infatti vuole rendere la serenità di Marco Aurelio e la sua fermezza d’animo.
  10. Il fregio è diviso in 115 quadri e mostra gli avvenimenti delle guerre condotte da Marco Aurelio contro  Germani e Marcomanni tra il 171 e il 173, e poi quelle contro Quadi e Sarmati, fra il 174 e il 175.
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  12. Come nella Colonna traiana, le scene di battaglia sono alternate a trasferimenti delle truppe e ad altre scene. Il rilievo però è molto più alto, lo spazio più soffocato, si ricorre spesso alla ripetizione di figure e di gesti, e il frequente uso del trapano nelle barbe e nei particolari sottolinea la volumetria delle figure. Inoltre le composizioni sono semplificate, con messaggi più immediati; la figura dell’imperatore è spesso frontale, in posizione centrale rispetto ai suoi dignitari.
  13. Rispetto alla Colonna traiana il racconto diventa più crudele, senza alcuna pietà, tra scene di morte e distruzione.